Nel più assoluto rispetto della sua identità, il marchio delle due stelle presenta un segnatempo dalla poesia contemporanea, in cui ogni linea è un elogio della magia della creazione, dell'immaginazione e della migliore innovazione. Dotato di cassa in acciaio ancora più sottile di quella del Grande Seconde Quantième, questo nuovo modello afferma una spiccata personalità con le sue tre lancette centrali e la data in una finestra alle ore 6, nel pieno rispetto dei codici del marchio: lancette lancines in acciaio azzurrato o rodiate, secondi con punta rossa, indici con trattamento al rodio, corona incisa con motivo soleil, vetro box... La nuova finestra della data sfoggia un design caratterizzato da angoli vivi e spigoli smussati che si integra alla perfezione nel quadrante, senza tralasciare la classica visualizzazione dell'ultimo giorno del mese in rosso.
Ad animarlo, garantendo prestazioni persino superiori, il nuovo movimento spirale in silicio JD1150P presentato nel 2014. Qualche milligrammo di pura magia e di pura tecnologia... Il silicio, infatti, non è solo antimagnetico, ma anche insensibile alle variazioni di pressione e di temperatura; garantisce quindi un funzionamento ottimale nel tempo, anche nelle condizioni più estreme. Al momento, sono pochi i marchi orologieri in grado di padroneggiare la lavorazione di questo materiale, nel contempo flessibile ed estremamente resistente. La raffinata estetica del movimento, con la sua massa scheletrata, può essere apprezzata attraverso il fondello trasparente della cassa.
Disponibile in formato 39 mm e 43 mm, con quadrante con motivo Côtes de Genève blu o Opalino argentato, la Grande Heure Minute Quantième saprà sedurre tanto gli appassionati storici quanto i nuovi ammiratori di Jaquet Droz.
Queste creazioni sono dedicate al nuovo segno del calendario zodiacale cinese: il bue.
Coniugando materiali moderni a un’estetica elegante, il nuovo SW suggella il savoir-faire orologiero di Jaquet Droz in un segnatempo solido e polivalente.
Profonda e misteriosa, questa creazione rinnova l’estetica del Grande Seconde sorvolando su una fase lunare astronomica.